Come scegliere un font : elementi base
FONT – La scelta di un font è da considerare un passaggio fondamentale per la buona riuscita di un progetto grafico. Spesso si opta per font tradizionali come Arial, Times New Roman, Verdana, Helvetica, Georgia, ecc… per paura di sbagliare, mantenendo con una scelta di tipo tradizionale. Proviamo ad analizzare gli aspetti più importanti che bisogna analizzare prima di scegliere un font.
1° elemento per scegliere un font è l’INTEGRAZIONE
Un font deve potersi integrare alla perfezione con il tema scelto per il proprio sito web. Utilizzeremo font con le cosiddette grazie, come ad esempio il serif, il Times New Roman, il Georgia, il Cambria, nel momento in cui si ha difronte un sito che necessita di un tocco di eleganza e classicità mentre utilizzeremo font sans-serif (cioè senza grazie) come l’Arial, il Calibri, l’Helvetica e il Verdana qualora avremo di fronte siti web ricchi di paragrafi di lunghe proporzioni. Essi infatti risultano molto più leggibili e affaticano in minor modo l’occhio.
Esistono, inoltre, font definiti calligrafici, ideali per loghi che coincidono con nome e cognome del creatore del brand; mentre i font decorativi saranno da impiegare per progetti particolari ad esempio siti web di band musicali, siti che promuovono eventi particolari, ecc…
Una volta appurato l’obiettivo iniziale, avrete sicuramente eliminato gran parte dei font a disposizione, ma è necessario un’ulteriore scrematura.
2° elemento LEGGIBILITA‘ FONT
Il font da noi scelto deve essere facilmente leggibile anche nel caso in cui i caratteri si dovessero rimpicciolire in proporzione al diverso device con i quali li vedremo oppure se si utilizzano caratteri speciali
3° elemento CRENATURE
La crenatura si può definire come la spaziatura tra i caratteri. Alcuni caratteri hanno una spaziatura non omogenea tra le lettere e questo potrebbe creare disequilibrio visivo e grafico.
Per completare lo studio preliminare di un font, controlliamo le sue limitazioni. Esistono infatti alcuni font che hanno dei limiti, come quello sulla libertà di utilizzo per scopi commerciali (pensiamo al font della Disney o della Coca Cola, solo per citare due macro-esempi) e quello sulla presenza di tutti i caratteri speciali (in particolar modo alla “e commerciale” che in alcuni caratteri non risulta chiara e in altri nemmeno legibbile).
Per maggiori informazioni e per una consulenza più approfondita, contattatemi.