Batteria del cellulare, sapete davvero come caricarla?
E’ sicuramente uno degli argomenti che il vostro “inconscio” affronta ogni giorno e spesso anche più volte durante la giornata.
Quanti di voi sono rimasti con la batteria scaricare del proprio cellulare sul più bello di una conversazione o di un ricerca su Google o addirittura di un acquisto online.
La più grande preoccupazione oltre ad avere una carica sempre efficiente al 100% consiste nel come caricare una batteria in modo da farla durare maggiormente nel tempo (e non solo durante l’arco della giornata!).
La nostra maggior preoccupazione, soprattutto quando ci troviamo fuori casa, riguarda non solo la durata della batteria che si scarica sempre più rapidamente, ma anche come poterla caricare nel modo corretto.
Non ci preoccupiamo troppo del ciclo vitale della batteria (tra i tre ed i cinque anni), ma dovremmo.
Come ricaricare una batteria del cellulare correttamente?
Le batterie hanno innanzitutto dei cicli vitali. Esse infatti non godono purtroppo del dono dell’eternità, anzi, in base al tipo di carica effettuata quotidianamente, possono durare più o meno rispetto allo stesso di batteria ma usata in modo diametralmente diverso.
Siamo quindi “responsabili” della vita delle nostre batterie che normalmente hanno dai 300 ai 500 cicli di ricarica.
Terminati i cicli vitali, le batterie andranno smaltite altrimenti potrebbero addirittura danneggiare il dispositivo (ricordiamoci che spesso le batterie sono parte integrante dello smartphone).
Apple sostiene che le batterie dei propri portatili raggiungano l’80% della propria capacità originale dopo 1.000 “ricariche”.
Ultimato questo periodo non saranno più capaci di accumulare energia elettrica e quindi diminuiranno sensibilmente la durata della batteria stessa.
La domanda più gettonata tra gli utenti è se bisogna ricaricare la batteria fino al 100% unicamente dopo averla fatta scaricare completamente.
La risposta è semplice: NO!
Innanzitutto è fortemente sconsigliato lasciare il proprio dispositivo sotto carica tutto il giorno (spesso collegato al computer o ad una presa elettrica “comoda” in Ufficio).
Inoltre ricaricare “completamente” ogni giorno la batteria del cellulare causerebbe danni e, di sicuro, ne accorcerebbe la durata.
Essenzialmente le batterie hanno una sorta di memoria che “ricorda” loro la tipologia di ricarica.
Quindi, per semplificare, se una batteria completamente carica viene utilizzata fino al 50% e subito messa sotto carica, il 50% rimanente non viene “codificato” dalla batteria (parliamo di quelle al nichel-cadmio) e risulta quindi inutilizzabile.
Questo principio vale anche per batterie di grandi dimensioni a base di nichel (NiMH e NiCd), ma non le batterie agli ioni di litio presenti nei cellulari.
Queste batterie, infatti, non soffrono l’effetto memoria, anzi. Spesso bisogna fare il contrario: effettuare molte ricariche, ma non nell’arco dell’intera giornata.
Un altro consiglio è quello di conservare sempre una quantità di batteria non inferiore al 5% prima di caricare il cellulare.
Se si scende al di sotto di questa soglia, sono consigliate brevi cariche (anche 2 volte al giorno di una/un’oretta e mezza senza però che si arrivi al 100%), rispetto alla carica “continuata” che sicuramente danneggia batteria e dispositivo alla lunga.
Se bisogna ricaricare una batteria agli ioni di litio, sarebbe meglio mantenersi sempreintorno al 40% o 80% con una singola ricarica cercano di non ridurre la percentuale di carica al di sotto del 20%.
La maggior parte dei moderni smartphone è dotata di un sistema che interrompere la carica al raggiungimento della massima capacità. Per questa tipologia di dispositivi è sicuramente consigliata la ricarica durante la notte.
Nel caso contrario invece è altamente sconsigliato il perdurare della carica, ovvero della situazione di prolungato ed eccessivo “stress elettrico” della batteria.
La raccomandazione, che stupirà la maggior parte di voi, è di eseguirla una volta al mese. Ricarica completa si intende da 0% a 100%.
Android ed Apple dispongono ormai da qualche tempo di una ricarica “ultra veloce” che riduce drasticamente i tempi necessari. Apple, in realtà, dispone di un software in grado di riconoscere il tipo di voltaggio del caricabatterie utilizzato.
Altre case garantiscono la ricarica completa in tempi record, dai 15 ai 30 minuti.
Durante la ricarica “veloce” le batterie potrebbero surriscaldarsi e potrebbero usurarsi più velocemente anche se di sicuro è una comodità alla quale molte persone fanno riferimento per avere “rapidamente” una carica sopratutto quando ci si è dimenticati di ricaricare il cellulare prima di uscire di casa.
Si consiglia quindi un giusto equilibrio tra una carica veloce e una carica “normale” durante i cicli vitali della batteria in questione.